The Village a OPEN Torrevecchia Pia: competenze per i team

The Village per la gestione dei team

Il 15 ottobre, The Village si presenta a Pavia, all’interno dell’incubatore d’impresa OPEN Torrevecchia Pia! Evento da non perdere per chi si occupa di sviluppo di organizzazioni e comunità e vuole migliorare e rendere più efficaci gli equilibri del team di lavoro.

Fra Milano, Pavia e Lodi, nel cuore della campagna pavese, è nato lo scorso gennaio OPEN Torrevecchia Pia, il primo incubatore pubblico d’impresa e d’innovazione dell’Alto Pavese! Il 15 ottobre il Villaggio delle competenze si trasferisce lì, insieme ad amici vecchi e nuovi per ragionare insieme di comunità e di come collaborare meglio all’interno di gruppi e organizzazioni.

Una giornata speciale, tanti partner e un tema centrale per la crescita di team e organizzazioni: quello delle competenze! Un pomeriggio di confronto e formazione, con un laboratorio introduttivo per conoscere “The Village” e ben 3 workshop per scoprire come
> valutare e migliorare le competenze professionali individuali nei gruppi di lavoro e nelle organizzazioni
> collaborare e gestire i conflitti nei gruppi
> coinvolgere e attivare le comunità

Con noi, vecchi e nuovi amici: la Cooperativa Sociale Itaca, che con noi ha creato The Village, e Pares, società di consulenza che si occupa di sviluppo organizzativo. Ci sarà anche un intervento del collettivo Dalla Maschera al Volto! Che dire, si prospetta un workshop pieno di soprese 😉

 

INFO UTILI

Dove: OPEN Torrevecchia Pia, c/o Istituto d’Istruzione Secondaria “A. Olivetti”, via Libertà, Torrevecchia Pia (Pavia).
Orari: 14.00-18.00
Iscrizione: la partecipazione è gratuita, ma occorre iscriversi! Basta scrivere una mail a: s.maschio@itaca.coopsoc.it

 

FOODgame: food e The Village insieme per lavorare sulle relazioni!

Food, The Village  e le competenze relazionali

Dall’incontro fra food, sperimentazione gastronomica e The Village nasce FOODgame! Un viaggio alla scoperta di potenzialità e competenze per dare più sapore, profumo e colore alle tue relazioni.

Tutti pazzi per il food (e per il gioco)

Il mondo della cucina è protagonista dei palinsesti televisivi e delle fiere e gli italiani, popolo di poeti, artisti, santi, scienziati, navigatori e arbitri di pallone, sono diventati anche cuochi. Ormai, le discussioni gastronomiche appassionano quanto quelle dedicate al calcio, mettendo in mostra la stessa capacità di esprimere opinioni, millantare esperienza e dispensare conoscenze tipica della tuttologia italiana, ma con la differenza di coinvolgere tutti, uomini e donne di qualsiasi età e ceto sociale.

L’unica altra cosa che sembra stimolare con la stessa intensità la voglia di partecipare e sperimentare situazioni nuove nelle persone è il gioco. Da qualche anno a questa parte, abbiamo assistito addirittura all’ascesa di una nuova parola, gamification, con cui vengono descritte le svariate applicazioni di meccanismi ludici a contesti che ludici non sono.

FOODgame unisce il food e il gioco, all’apparenza distanti, per offrire una nuova modalità di approccio alla formazione e al lavoro coi gruppi.

Quando, anni fa, ci venne la voglia di provare a immaginare un orizzonte diverso per lavorare sulle competenze sociali e trasversali, è proprio alla dimensione del gioco che ci siamo rivolti e da lì è nato The Village, che da allora si è rivelato uno strumento originale e innovativo dal punto di vista metodologico, potente nella sua capacità di portare i “giocatori” all’interno di un percorso di esplorazione personale e sociale che gli consente di riconoscere immediatamente quali sono le aree sulle quali ha bisogno di lavorare per migliorare, ad esempio, la propria performance professionale, sia individuale che all’interno di un gruppo di lavoro.

Nella nostra esperienza, sappiamo bene quanto sia complicato, a volte, annunciare a un gruppo che si andrà a lavorare sulla sua coesione interna e sul bilanciamento fra risorse e aspetti problematici che lo caratterizzano. Ancora più difficile quando lo strumento scelto per questo tipo di riflessione ha a che fare con attività sportive, giochi di squadra o esperienze musicali, tipiche per esempio del team building. I risultati alla fine arrivano, se il gruppo ha voglia di impegnarsi ed è disponibile a mettersi almeno un po’ in gioco, ma quante energie vadano spese all’inizio per superare resistenze, imbarazzi e perplessità lo sa solo chi si è trovato, da formatore, davanti a un gruppo anche solo un po’ negativo.

Questo non succede quando si parla di formazione o team building in cucina. Il gruppo si butta immediatamente nel “gioco” dedicando 100% delle risorse, energia e tempo, al progetto. Ecco perché abbiamo pensato che unire food e gaming fosse un ottimo modo per portare a un livello ulteriore l’esperienza di lavoro coi gruppi.

 

L’ingrediente segreto di FOODgame

The Village si basa, come presupposto, sul fatto che spesso abbiamo bisogno di chiederci quali siano le risorse interiori che non stiamo usando a sufficienza o di cui, come gruppo per esempio, non disponiamo, pur avendone bisogno.

FOODgame porta questo ragionamento a un livello ulteriore e ci stimola a farci altre domande: qual è, metaforicamente, il mio ingrediente segreto in cucina, quello che mi consente di trasformare gli ingredienti di tutti i giorni in piatti straordinari? Quale l’ingrediente segreto in azienda, quello che mi consente di aggiungere valore alla mia attività e a quella del mio team trasformando ogni giorno di lavoro in una tappa di crescita?
E infine, domanda più sfidante di tutte: e se ci fosse un ingrediente che ho sempre considerato indispensabile per il mio successo e di cui, forse, non ho più bisogno? Che sia arrivato il momento di esplorare altre “cucine”? 😉

L’invito di FOODgame è chiaro:

Scopri il tuo ingrediente segreto, quello che fa la differenza tra un risultato normale ed uno indimenticabile, e impara a utilizzarlo sia in cucina che nel gioco della vita.

 

Cosa mi consente di fare FOODgame?

Per esempio, lavorare con team che ritengono sia giunto per loro il momento di avere un patto d’ascolto e che possono elaborarlo lavorando sulla qualità della relazione e la consapevolezza del rapporto con il cibo. Pensiamo poi a quanto sia forte la metafora dello staff in cucina, con tutti quei delicati equilibri fra chef e collaboratori, e a come questo ci consenta di approfondire il tema della leadership, della divisione dei ruoli e distribuzione dei compiti, ma anche dei conflitti all’interno di un team. Senza dimenticare il problem solving, la gestione del feedback e tutta la ricchezza di stimoli (creativi, per esempio) che può derivare da un’esplorazione sensoriale dei cibi.

Insomma, un lavoro a 360 gradi che utilizza il metodo collaudato di The Village, “insaporendolo” con nuovi aromi e profumi e che saprà divertire e far riflettere anche i gruppi più difficili :)

 

Compagni di tavola

Restando nella metafora, è infine un piacere iniziare questa nuova avventura dividendo la tavola (e i fornelli) con Michela DiffidentiMIKADI per comunicare, un laboratorio dedicato alla comunicazione nel senso più ampio del termine, dall’impresa alla persona, anche in contesti interculturali. Michela ha immaginato FOODgame insieme a Laura Beriotto ed è a lei che vi invitiamo a scrivere per saperne di più su questo innovativo modello di intervento!

 

 

The Village per l’efficacia delle équipe e la qualità dei servizi alla persona

The Village per l’efficacia delle équipe e la qualità dei servizi alla persona

Il 9 giugno scorso, il villaggio ha fatto tappa in Lombardia, a Varese. A voler essere più precisi, siamo stati nella sede della LIUC – Università Carlo Cattaneo, dove si sono dati appuntamento decine di operatori dei servizi socio-assistenziali per approfondire il tema delle competenze sociali. “The Village per l’efficacia delle équipe e la qualità dei servizi alla persona”, organizzato da Dof Consulting e Cooperativa sociale Itaca, ha visto anche un intervento anche del collettivo DMAV_Dalla maschera al volto, che ha messo in scena Village_Echoes.

Non ci sono ormai dubbi su quale sia l’impatto prodotto dagli elementi relazionali all’interno dei percorsi di cura in ambito sociale e sanitario e, per questo, abbiamo deciso di presentare The Village ai direttori delle Case per anziani e alle Aziende speciali per i servizi alla persona lombardi.

Ouverture: gli abitanti del villaggio

L’intervento si è articolato in due momenti, entrambi caratterizzati da una formazione molto esperienziale e legata ai contesti operativi. Nella prima sessione, abbiamo usato The Village per lavorare su un aumento di consapevolezza degli operatori rispetto all’urgenza di integrare nel proprio ruolo elementi di facilitazione relazionale, presentando le carte in una modalità più calda e teatrale, lavorando sulle competenze sociali e sul loro potenziamento come leva di sblocco di un team. In questo, è stato fondamentale la presenza del collettivo DMAV, che ha  evocato gli abitanti di The Village con una performance centrata sul contatto fisico, la narrazione e l’interazione con il pubblico.

Dmav per the Village_performance in LIUC

Marzia Nobile e Alessandro Rinaldi in momento della performance DMAV. Sullo sfondo, la carta dell’Eroe-Traditore.

 

Sul sito DMAV, sono disponibili altre immagini dell’intervento.

I workshop: usare The Village per lavorare sulla comunità

La seconda fase ha visto tre gruppi lavorare attorno ad altrettanti nuclei tematici: competenze, gruppi, comunità. Perché comunità? Chi frequenta il villaggio (anche se ci ha fatto una puntatina veloce), sa che per noi ogni gruppo di persone che si trova a convivere anche in modo transitorio è una piccola comunità: famiglia, scuola, lavoro, associazioni, comunità locale, gruppo di amici, team di progetto, équipe. Di qualunque contesto si tratti, se ne facciamo parte abbiamo bisogno di capire cosa possiamo dare al gruppo in termini di competenze, quali vanno sviluppate (al livello della persona, ma anche dell’insieme), quali azioni concrete mettere in campo per superare la distanza che esiste fra la comunità che vogliamo essere e quella che siamo in effetti.

Ci ha fatto molto piacere il racconto digitale che della giornata ha fatto Graziano Maino, consulente e formatore. Vi consigliamo di leggere il suo post, di cui riportiamo un breve passaggio, in cui Graziano spiega in modo perfetto proprio questo concetto del gruppo come comunità e cosa può significare usare The Village per riflettere sulle competenze sociali:

Le carte possono essere usate in molti modi.
  • A partire da un ruolo, da un gruppo, da una comunità quali caratteristiche richiedono di essere sviluppate?
  • Quali elementi comporre per una job description che risponda alle esigenze operative di un servizio?
  • A quali esperienze rimandano nell’autobiografia professionale individuale?
  • Che potenzialità e che difficoltà nell’organizzazione nella quale lavoriamo?
  • Di quali punti di forza ha esigenza la comunità per avviare un cambiamento?
Per promuovere circoli di ascolto organizzativi e comunità di pratiche, per promuovere e praticare ascolto attivo, che favorisca attenzione e possibilità di domandare, per costruire un lessico comune, per Comunità di persone che vogliono stare insieme in un progetto.
Un ringraziamento a Graziano e a tutti coloro che hanno fatto con noi un altro pezzettino di strada :)

 

Volete provare a sognare con noi il futuro della vostra comunità? Non siate timidi, il villaggio ha sempre le porte aperte (e si sposta)!
Come prima cosa, potete scriverci, così cominciamo a conoscerci. Ecco la nostra mail: info@insidethevillage.org

 

The Village a Torino: 2 appuntamenti dedicati alle competenze

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The Village torna a Torino con due eventi, il 2 e il 3 ottobre, per ragionare in modo creativo su competenze e sviluppo organizzativo!

Ritrovare gli amici è sempre un piacere, che diventa ancora più grande quando l’occasione di incontro è la condivisione di progetti e visioni. Siamo davvero lieti di annunciare che, grazie alla collaborazione con Quattrocchi Comunicazione, The Village torna a Torino con un doppio appuntamento, in bilico come sua abitudine fra la presentazione classica, il laboratorio formativo e la performance! A “portare in scena” il nostro villaggio delle competenze sociali una parte del collettivo DMAV, impegnato in due appuntamenti dedicati uno alla comunità professionale e uno alla comunità scolastica. Ecco dove vi aspettiamo :)

 

> 2 ottobre: The Village come modello di lavoro e strumento di sviluppo

LOCATION: Sala Congressi Ronchiverdi in Corso Moncalieri 466/16 a Torino, dalle 19.30

Giovedì 2 ottobre saremo ospiti, insieme agli amici di Quattrocchi Comunicazione, dell’Associazione TORINO IN, un business social network che organizza incontri ed eventi (soprattutto aperitivi e cene a tema) tra persone di diversa estrazione professionale per discutere di tematiche di business e costituire un costante momento di crescita, confronto e stimolo per nuove idee e proposte innovative strettamente legate al business.
Nel corso della serata, Quattrocchi Comunicazione si presenterà e proporrà un innovativo modello di lavoro attraverso The Village, metafora di una grande comunità sociale in cui ciascuno, con le proprie competenze e caratteristiche uniche, può trovare un’occasione di intima esplorazione e crescita per sé e per il gruppo.

[La serata ha un costo di 15€ per gli associati a Torino In e 20€ per i non associati. Per Info e prenotazioni: davide@quattrocchicomunicazione.it]

 

> 3 ottobre: Il Villaggio della Conoscenza, Spettacolo Pensiero sulle competenze

LOCATION: Centro Congressi ‘Santo Volto’ in via Val della Torre 3 a Torino, ore 15.45

Nell’ambito della IV Settimana della Scuola e dell’Università, uno SpettacoloPensiero per conoscere le proprie competenze e scoprire come integrarle nel tessuto socio-culturale in cui si vive. Dedicato in special modo a genitori, docenti, dirigenti scolastici. Lo SpettacoloPensiero® è una prolusione, un intervento a tema, che sfrutta tutte le potenzialità delle tecnologie multimediali per animare eventi tradizionali come i congressi, le presentazioni o le convention con momenti di riflessione partecipata. Coinvolgente e sempre diverso, è un format della Repubblica Estetica.

Cos’è la Repubblica Estetica?

La Repubblica Estetica è l’anima artistica dell’Agenzia Quattrocchi. Raccoglie un gruppo di professionisti attivi nei campi della comunicazione, dell’innovazione culturale e dell’educational entertainment e uniti dalla convinzione che l’accoppiata conoscenza-bellezza possa oggi rappresentare – oggi più che mai – un concreto fattore di crescita per l’economia e di progresso sociale. Nuovi canali e format comunicativi e contenuti culturali si incontrano in prodotti di comunicazione per le aziende in grado di elaborare contenuti di alto livello formativo, declinati secondo le esigenze e i valori di riferimento del cliente.
La Repubblica Estetica dà un’impronta culturale e innovativa agli strumenti più tradizionali di comunicazione e formazione ed è proprio in questa logica di mix di nuovo e collaudato che si inserisce la collaborazione con Dof e l’intervento all’interno della Settimana della Scuola e dell’Università, che quest’anno ha come titolo «Il Bello. La Bellezza del conoscere, la conoscenza della Bellezza».

[La partecipazione è libera. Per info: larepubblicaestetica@gmail.com]

The Village alla Settimana del buon vivere!

The village_SDBV_post

Il Villaggio va in gita!

Fra le cose più belle che possano fare gli abitanti di The Village c’è quella di uscire dai confini tranquillizzanti e sicuri del villaggio per andare a incontrare gli abitanti di altri villaggi. Per esperienza, sappiamo che è proprio da questi incontri che nascono le occasioni migliori di confronto e crescita. Fra le cose che i nostri abitanti preferiscono fare, c’è il presentarsi ai giovani ed è per questo che, quando ricevono un invito da parte di qualcuno che organizza espressamente per loro qualche iniziativa di confronto, approfondimento e scoperta su cosa significa stare in un gruppo, lavorare con gli altri, trovare dentro di sé le risorse per realizzare una buona idea, sono ben felici di lasciare la routine del villaggio per immergersi in altri contesti.

L’invito più recente (e molto gradito) è arrivato dagli organizzatori di una manifestazione che ha un titolo bellissimo: “Settimana del buon vivere“. La Settimana del buon vivere è una manifestazione promossa da LegaCoop Forlì-Cesena ed è sostenuta e patrocinata da numerose realtà, istituzionali e non (l’elenco è troppo lungo, ma se siete curiosi lo trovate QUI). Si svolge dal 30 settembre al 6 ottobre prossimi a Forlì-Cesena. Giunta alla sua quarta edizione, offre una settimana (appunto) di incontri, convegni, spettacoli di importanti esponenti del mondo della cultura, della scienza e dello spettacolo. Ci piace perché è convinta che la centralità del buon vivere siano le persone, soprattutto quelle che credono che un futuro migliore sia possibile.

Ci vediamo in piazza, anzi… in Piazzetta!

All’interno del programma della Settimana e presso gli spazi della Piazzetta Antica Pescheria di Forlì ci sarà uno spazio particolare, attivo dal 30 settembre e dedicato allo sviluppo di idee, progetti, iniziative imprenditoriali e culturali, rivolto ai giovani e non solo: si tratta del Temporary Hub, una novità della Settimana della Settimana cui ci fa davvero piacere partecipare.

Temporary Hub sarà uno spazio di relazione dedicato a tutti coloro che abbiano un’idea di impresa e vogliano approfondirla, ma anche a imprenditori già attivi che abbiano voglia di allargare il proprio network di contatti, professionisti e talenti che abbiano progetti innovativi che desiderano condividere o di cui intendono vagliare la fattibilità. E naturalmente un’area relax che permetta ai partecipanti del festival di godersi un po’ di buon vivere, che non guasta mai!
Presso la Piazzetta Antica Pescheria di Forlì verranno allestiti uno spazio di co-working temporaneo – un “ufficio” condiviso dotato di postazioni lavoro, linea wi-fi, spazi riunione – uno spazio espositivo artistico-culturale e uno spazio per ospitare presentazioni e piccoli eventi.

Per tutta la settimana lo spazio sarà animato da testimonianze di ospiti, da eventi formativi, da laboratori di gruppo, da esperti di creazione di impresa innovativa che offriranno informazioni, orientamento e assistenza. Tantissimi i temi che saranno toccati: la raccolta fondi attraverso il crowdfunding; la mobilità internazionale; il rapporto con gli investitori; la condivisione di spazi e risorse per la creazione di nuovi progetti imprenditoriali e creativi; le nuove professionalità; il rapporto tra genere e nuove modalità per fare impresa.

E il villaggio, quando arriva?

Martedì 1 ottobre ci saremo anche noi, a partire dalle ore 18,30! Come funziona? Facilissimo: ci si prenota, si arriva, ci si siede e si gioca, pronti a scoprire se siamo più Sciamani visionari o più Tessitori relazionali, Fabbri puntigliosi o Folli creativi. A seguire, l’Aperivillage, un momento di networking e relax prima di continuare con gli appuntamenti della giornata.

La partecipazione è gratuita e riservata alle prime 30 persone che si registreranno all’indirizzo TH@settimanadelbuonvivere.it. Per informazioni: tel 0543 785411. C’è ancora un po’ di tempo, ma vi consigliamo di essere previdenti e prenotare subito il vostro posto. Il Villaggio sarà felice di accogliervi!

Temporary Hub viene ideato e sviluppato in collaborazione con “The Hub” Rovereto.

Per orientarsi nella rete

Il calendario del Temporary Hub (The Village incluso) si trova sulla pagina dedicata del sito ufficiale della Settimana, mentre il programma completo della Settimana del Buon Vivere sarà disponibile a brevissimo su www.settimanadelbuonvivere.it.
La SDBV è una manifestazione davvero “social”! La trovate infatti anche su Twitter, FacebookFlickr e YouTube!