Federica Manzon, giovane scrittrice finalista del premio Campiello, ha scelto di giocare, nell’evento del 26 novembre, la carta del Mercante-Esploratore e, con grande generosità, ha portato nel villaggio un racconto originale che ha colpito molto il pubblico.
Nell’intervista, ha spiegato il motivo per cui ha scelto proprio questa carta. Ogni volta che scrivi – ci ha detto – fai il viaggio del Mercante: “La cosa forse più bella dello scrivere non è tanto l’oggetto libro che hai alla fine, ma è quanto l’idea di scrivere un libro ti spinge a esplorare qualcosa che non conosci, che non sai”.
Ecco emergere quindi questa figura di scrittore che è come un esploratore di mondi, alla ricerca costante di sguardi nuovi sulle cose e sulle persone. Un esploratore, però, che non si perde nel suo viaggio di scoperta, ma che si ricorda di far ritorno al villaggio per condividere con gli altri abitanti quello che trovato: “L’importanza delle storie è proprio quella di portare una parte che non conosci, quel fuori che c’è al di fuori del villaggio e che il villaggio non può conoscere”.